martedì 1 maggio 2012

LOVEEEE


Una persona che non parla.
Quanto è possibile il margine di delusione nell’amore verso un altro? E nell’amore verso se stessi? Che cosa è l’amor proprio?
L’amor proprio è l’amore verso la propria immagine? Non si ama un’immagine, si ama sempre un’immagine che non esiste, un’invenzione della mente, un’immagine ideale che non esiste, qualcuno mi dice che l’amore ti fa sognare, ti fa ancora sognare..appunto ti fa vedere delle immagini che non esistono e dunque uno stato d’ipnosi? No, uno stato di alterazione, un altrove, sempre un altrove da ciò che esiste.
La materia è troppo reale per essere un desiderio.
Ogni materia chiede una specifica cura, uno sguardo preciso.
La relazione, tra chi e chi? Non esiste incontro, mai.
Solo superfici che aderiscono.
Poi l’intelletto che deve posizionare ciò che vede.
Vedere= sentire.
Se non vedo niente non sento niente?
Non sento niente perché non so niente e non ho interesse di sapere.
Quindi le persone devono esserci solo quando ne ho bisogno.
L’altro non è mai ciò che tu vedi di lui, perché vedi sempre esattamente quello che è nascosto al suo amor proprio, l’amor proprio o ti rende orribile o ti fa misterioso, per finta però, le persone misteriose fingono di essere misteriose. Nessuno può conoscere il proprio mistero, solo l’altro a volte può vederlo e non si sa nemmeno perché e come ma accade.
Questa cosa non la si può controllare.
Quanto l’altro gioca con le tue immagini, le sue immagini di te.
Perché alla fine siamo solo un’immagine, nel reale, niente altro.
Nella non realtà siamo tutto meno che un’immagine.
Possiamo essere qualsiasi cosa, qualsiasi cosa che non ha nome perché non esiste.
Percepisco qualcosa di diverso che chiamo ‘amore’ quando vedo l’altro dentro di me e dunque vicino a me, dentro, vicino dentro, come una specie di adesione a qualcosa che non so ma mi pare di sapere, improvvisamente esiste ed ha sostanza, una sostanza che produco, a volte è molto leggera altre volte è densa altre volte è disgustosa ma mi piace proprio per questo.
E il sesso? Il sesso non ha mai a che vedere con l’amore.
Non si fa sesso.
Non si prende un corpo.
Non si prende niente tantomeno un corpo.
Eventualmente si diventa come un buco dove si infilano delle cose.
Esistono delle deviazioni di desiderio, sono le più vere.
Perché stanno fuori dalla realtà.
Non esistono perversioni.
Le perversioni appartengono alla legge, alla norma del sesso.
Qualcosa di diverso da ciò che dovrebbe essere.
Anche il sesso normale è allucinato, questione di dominio, forse è anche più orribile poiché dichiarato ‘normale’.
Qualcuno ha deciso ad un certo punto che sesso è materia di cui parlare, ha a che vedere con il controllo, il controllo del corpo. Solo il corpo possiamo abbandonare dove vogliamo o portare o lasciare e dunque lasciamo che tutto avvenga o non avvenga.
Usare la conversazione come si usa il corpo.
Usare le parole come si usano le articolazioni.
Usare il discorso come un braccio o una gamba.
Tutto deve essere opaco per eventualmente apparire ancora.
L’immagine è sempre troppo luminosa.
Per essere opachi bisogna essere specifici.
Smettere di volere.
Non si può volere ed essere opachi.
Non si può volere e essere vivi allo stesso tempo.
Essere vivo = non guardare.
Una persona che ha grazia non ha bisogno di guardare?


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